Costumi Storici della Collezione privata Mara Bertoli
I tre abiti presentati, confezionati con tessuti LISIO, provengono da un’originale Collezione Privata nata dal profondo interesse per la storia della moda e del costume della sua proprietaria: Mara Bertoli. La realizzazione di costumi storici da parte della Bertoli, si orientò così verso un gusto antiquariale particolare nel quale il piacere di un dettaglio raffinato ed autentico emergeva in un contesto filologicamente corretto per foggia e motivo tessile.

Costume Femminile “Palio”
Ricostruzione di una foggia veneziana in voga intorno al 1570
Confezione: Castiglione delle Stiviere / 1993 
Tessuto: “Palio 1”, velluto cesellato in seta rossa fondo avorio, tessuto a mano. Manifattura Fondazione Arte della Seta LISIO, Firenze / 1991 
Collezione Mara Bertoli, Castiglione delle Stiviere (Mantova)
 
Questo costume trae ispirazione dal quadro di Paolo Veronese “Presentazione della Famiglia Cuccina alla Vergine”, dipinto nel 1571 e conservato alla Gemäldegalerie di Dresda. Nell’opera appare una dama in primo piano abbigliata secondo una foggia di moda a Venezia dal 1550 circa fino agli anni Settanta del Cinquecento. Il corpetto si allunga a punta sul davanti, mentre il punto vita rimane piuttosto alto; la gonna è a pieghe morbide, ampia, ma non rigida come nei modelli spagnoli a cui si ispira. Le maniche staccabili presentano alla sommità i cosiddetti “braccialetti” a sbuffo dai quali fuoriesce la camicia. 
 
È stato cucito completamente a mano utilizzando 7 metri di velluto cesellato in seta rossa, “Palio 1”, tessuto a mano ed è foderato con taffetas rosso.
Il corpino è irrigidito da stecche nelle cuciture laterali e sul davanti è allacciato con cordoncino dorato. Le bordure sono di passamaneria in filo metallico dorato e argentato. Nelle maniche che sono staccabili e si allacciano al busto con i consueti lacci, le strisce dei “braccialetti” hanno una fodera più corta al fine di tenerli rigonfi. Il “bavaro” fissato direttamente alla camicia, è in merletto a punto reticello antico, ricamato a rosette di vere perle barocche.
  
Mostra: è stato esposto nel 1994 a Berlino alla mostra "I Mestieri della Moda a Venezia”.

Costume Femminile “Pasquini”

Ricostruzione di una foggia di moda in Italia Settentrionale nell’ultimo decennio del ‘400
Confezione: Castiglione delle Stiviere / 1997
Tessuto: “Pasquini”, velluto cesellato in seta blu fondo avorio, tessuto a mano
Manifattura Fondazione Arte della Seta LISIO, Firenze / 1993
Collezione Mara Bertoli, Castiglione delle Stiviere (Mantova).

Questo costume trae ispirazione dalla numerosa ritrattistica, soprattutto di ambito lombardo che raffigura generalmente le dame viste di lato e con un’acconciatura a treccia decorata con perle, chiamata “coazzone” o con una rete preziosa che racchiude la capigliatura. La linea dell’abito è moderatamente alta sotto il seno, la scollatura quadrata non è troppo ampia ed è bordata da un motivo ad applicazione con cordoncino e nastrini metallici. La gonna ha pieghe piatte che si incontrano sul davanti e mettono in evidenza per intero il motivo a grande ogiva del velluto.

La confezione, cucita completamente a mano, ha presentato diverse difficoltà non volendo sprecare nulla del prezioso tessuto a mano. Con 8 metri del velluto cesellato blu e avorio, “Pasquini”, dal disegno a grande ogiva con ampio rapporto, è stato possibile combinare perfettamente il disegno: una piccola giunta nell'orlo è stata celata con un bordo di passamaneria antica alta 6 centimetri, fornendo all'abito anche un piccolo strascico.

Mostra: il costume fu realizzato per soddisfare la richiesta di raffigurare in un quadro e quindi di esporre a una mostra, un costume di foggia tardo quattrocentesca ispirato alla giovinezza di Isabella d’Este. L’artista Antonella Cappuccio così lo raffigurò in un grande quadro (olio su tela di cm.180 x 160) intitolato “Isabella d’Este” e, accanto ad esso, venne esposto alla mostra personale “Antonella Cappuccio. Amor del Sacro Amor del Profano” in Palazzo Ducale a Mantova nel 1998.

Costume Femminile “Venerdì”

Ricostruzione di una foggia del 1910 
Confezione: Castiglione delle Stiviere / 2007 
Tessuto: “Venerdì”, lampasso lanciato in seta viola, tessuto a mano. Manifattura Arte della Seta LISIO, Milano / fine anni Venti-inizio anni Trenta del ‘900 
Collezione Mara Bertoli, Castiglione delle Stiviere (Mantova) 
 
La foggia è stata ripresa da un originale presente nella Collezione di abiti d’epoca di Mara Bertoli. Il costume originale è confezionato con un tessuto a piccoli motivi decorativi e con la stessa tonalità di viola del tessuto Lisio utilizzato per la confezione della ricostruzione. Il tessuto Lisio –marcato ancora con il piombino della Manifattura- è stato acquistato sul mercato antiquario nella quantità di 6 metri.
 
Presenta una linea poco voluminosa e molto semplificata che fa intuire l’abbandono del busto teorizzato in Francia da Paul Poiret.
E’ accompagnato da un cappello piatto di grandi dimensioni in velluto viola e grande piuma di Uccello del Paradiso.
 
Il costume è stato realizzato per il Carnevale di Venezia del 2007.