A cura di PAOLA MARABELLI
La collaborazione scientifica tra la Fondazione Arte della Seta Lisio e l’Accademia Carrara è nata sulle basi di un denominatore comune: la cultura.
Cultura, cioè studio, approfondimento, valorizzazione, promozione del nostro patrimonio artistico, delle nostre radici, di ciò che si è stratificato nei secoli formando la nostra civiltà, il nostro gusto estetico. La Fondazione Lisio è una istituzione che ha compiuto 50 anni nel 2021 e che unisce tre anime che interagiscono tra loro costituendo una realtà unica nel suo genere: la Manifattura di tessuti pregiati (nata nel 1906), la Scuola di Arti Tessili e il Centro studi e ricerca nati con la fondazione dell’Ente nel 1971.
Tra le diverse attività dell’area culturale, trovano uno spazio importante le relazioni con i musei, le università e le istituzioni, stabilendo, mediante la sottoscrizione di convenzioni, sinergie e progetti comuni.
Nel corso degli anni grazie all’attività formativa e a quella di ricerca, abbiamo creato un rapporto costante con docenti-professionisti-studiosi che messi in dialogo tra loro, da una parte concorrono all’educazione delle giovani generazioni con una didattica svolta attraverso la trasmissione degli aspetti teorici insieme alla messa in campo dell’esperienza pratica nei laboratori, per una formazione il più possibile circolare, dall’altra mettono in atto studi comuni e trasversali su una costante base di interdisciplinarietà.
Questi, quindi, sono i presupposti che sostengono le letture, sviluppate dal settore Studio e Ricerca della Fondazione Lisio, di opere d’arte dove sono raffigurate persone abbigliate alla moda del loro tempo, condotte dal gruppo di ricercatori-docenti che afferiscono alle aree didattica e culturale.
Studiare un’opera d’arte attraverso un’analisi minuziosa comprendendo nel nostro caso gli aspetti vestimentari costituiti da abiti, accessori, gioielli, acconciature, armi, e da quelli d’arredo d’interni, significa riflettere sull’utilizzo dei tessuti, dei ricami, oppure dei merletti, sulle fogge e i diversi capi compreso l’intimo e le sottostrutture, sulle componenti e i dettagli che formano la moda di una determinata epoca fatta di influenze esterne e di caratteri locali specifici di ogni zona.
Attraverso un’opera d’arte si può conoscere molto, prima di tutto sull’artista, il suo modo di osservare e riprodurre la realtà, ma anche sul gusto imperante e le tendenze estetiche come pure sugli aspetti economici e commerciali.
Pertanto, questo modo di condurre gli studi storici delle arti tessili e sartoriali, inaugurato dalla Fondazione Lisio, sulle testimonianze artistiche condotte in parallelo sulle documentazioni archivistiche e sugli esemplari originali, aiuta a contestualizzare meglio i soggetti raffigurati, a mettere a fuoco in modo più nitido l’opera di un artista e il periodo che lo ha visto attivo.
La reina doña Mariana de Austria di Velázquez
a cura di Alessio Francesco Palmieri Marinoni, Gian Luca Bovenzi, Paola D'Alena, Patrizia Lia, Chiara Maggioni
c. 1652-1653
olio su tela, 234,2 x 132 cm, Museo Nacional del Prado, Madrid
Inv. P001191
Ritratto di un giovane fanciullo, ambito Velázquez
a cura di Alessio Francesco Palmieri Marinoni, Gian Luca Bovenzi
olio su tela, 34 x 24 cm,
Bergamo, Accademia Carrara
Inv. n. 81LC00068
“Alta Costura à la Velázquez” La forma. Il colore. Il decoro.
a cura di Giorgio Re
IMG: Cristóbal Balenciaga, abito "Infanta", 1939