Compendio ed approfondimento tematico legato alla pubblicazione del dossier “Moroni” scritto da Luca Brignoli ed Enrico De Pascale (Giunti Editore, 2021), lo studio è frutto del lavoro di équipe a cura dei docenti del Corso Biennale di Sartoria Storica e per la Scena.
I testi di Alessio Francesco Palmieri-Marinoni (sezione abbigliamento e accessori), Gian Luca Bovenzi (sezione tessuto), Paola D’Alena (sezione merletto e lavorazioni ad ago), Patrizia Lia (sezione acconciature), Marco Merlo (sezione oplologia), Lucia Miazzo (sezione metalli), Chiara Maggioni (sezione gioielli), Annamaria Heinreich (sezione teatro) e guideranno lo storico e l’appassionato in una lettura attenta, curiosa e minuziosa delle opere selezionate.
Lo studio si inserisce all’interno delle attività di collaborazione scientifica che la Fondazione Lisio svolge con musei nazionali ed internazionali.
«…hanno co’ pensieri, mutato l’habito…»
di Paola MARABELLI e Alessio Francesco PALMIERI-MARINONI
Cosa significa analizzare un abito in un dipinto? Perché è importante leggere gli aspetti vestimentari in un’opera d’arte? Ancora, quali conoscenze si acquisiscono che permettono una comprensione sempre più completa rispetto al soggetto ritratto, all’epoca, al contesto socioculturale? Le domande possono apparire ovvie e banali ma, al netto del panorama accademico contemporaneo, l’interdisciplinarietà degli studi che comprendano anche la storia del costume e della moda, così come del tessuto, del gioiello, l’oplologia, etc. risulta essere ancora una rarità o, quantomeno, un approccio non sufficientemente considerato. Sembrano quasi utopistiche le parole di Grazietta Butazzi, la quale riconosceva nella storia del costume e della moda una storia di oggetti, materie, forme, tecniche alle quali si sommavano le storie delle persone e dei gruppi sociali che li avevano indossati, portati e realizzati, attribuendo a ciascuno di essi significati via via diversi (Morini 2016, p. 78). Quanto la storica del costume auspicava era, dunque, un dialogo alla pari tra oggetti, persone e immagini; uno studio che comprendesse anche la letteratura, la stampa, i diari, così come gli aspetti antropologici e culturali che ne hanno dato origine e forma.
Il seguente contributo, nato in occasione del 500° anniversario della nascita di Giovan Battista Moroni e a seguito della pubblicazione del dossier Moroni scritto da Luca Brignoli ed Enrico De Pascale (Art e Dossier, n° 390, Giunti Editore, Firenze), si pone l’obiettivo di fornire una prima indagine completa ed esaustiva di tutti quegli aspetti che, comunemente, vengono definiti all’interno della macrocategoria “moda”. Risultato del lavoro d’équipe dei docenti del corso biennale in Sartoria Storica e per la Scena della Fondazione Arte della Seta Lisio, il contributo vuole altresì fornire al lettore – appassionato o studioso – la corretta terminologia, confronti iconografici, suggerimenti per l’interpretazione e la riflessione sul complesso mondo ritratto dal Moroni attraverso sei opere dalle collezioni dell’Accademia Carrara di Bergamo, Fondazione Museo di Palazzo Moroni di Bergamo e dalla National Gallery di Londra. A compendio dell’analisi, conformemente agli obiettivi formativi e scientifici della Fondazione Lisio ed al fine di mostrare le possibili continuità tra gli ambiti, vengono proposte due riflessioni nell’ambito della costumistica teatrale e nella moda contemporanea.
Saggio Introduttivo
a cura di Alessio Francesco Palmieri Marinoni, Gian Luca Bovenzi, Paola D'Alena, Chiara Maggioni, Patrizia Lia
Bernardo Spini
a cura di Alessio Francesco Palmieri Marinoni, Gian Luca Bovenzi, Lucia Miazzo
ca. 1573-1575,
olio su tela, 197 x 98 cm,
Accademia Carrara, Bergamo
Inv. 58AC00082
Pace Rivola Spini
a cura di Alessio Francesco Palmieri Marinoni, Gian Luca Bovenzi, Chiara Maggioni, Patrizia Lia
ca. 1573-1575
olio su tela, 197 x 98 cm,
Accademia Carrara, Bergamo
Inv. 58AC00083
Ritratto di Isotta Brembati
a cura di Alessio Francesco Palmieri Marinoni, Gian Luca Bovenzi, Paola d'Alena, Chiara Maggioni, Patrizia Lia
ca. 1555-1556
olio su tela, 160 x 115 cm,
Fondazione Museo di Palazzo Moroni, Bergamo
Ritratto di Giovanni Gerolamo Grumelli (Il cavaliere in rosa)
a cura di Alessio Francesco Palmieri Marinoni, Gian Luca Bovenzi, Paola d'Alena, Lucia Miazzo
ca. 1560
olio su tela, 216 x 123 cm,
Fondazione Museo di Palazzo Moroni, Bergamo
Ritratto di dama in rosso (Lucia Albani Avogadro)
a cura di Alessio Francesco Palmieri Marinoni, Gian Luca Bovenzi, Chiara Maggioni, Patrizia Lia
ca. 1554-1557
olio su tela, 155 x 106,8 cm,
The National Gallery, Londra
Acc. Num. NG 1023
Ritratto di Faustino Avogadro (Il cavaliere dal piede ferito)
a cura di Alessio Francesco Palmieri Marinoni, Gian Luca Bovenzi, Paola D'Alena, Marco Merlo, Lucia Miazzo
ca. 1555-1560
olio su tela202,3 x 106,5 cm,
The National Gallery, Londra
Acc. Num. NG 1022
Giovan Battista Moroni visto da un costumista teatrale
a cura di Anna Maria Heinreich
Indubbiamente un pittore che dipinge un quadro identificato come “il Sarto”, non può non essere un riferimento indispensabile per un costumista. Moroni, come ritrattista, ci consegna un prezioso reportage della moda del XVI sec. Intensa è la mia relazione personale con questo pittore, che mi affascina specialmente per le sue figure maschili e i suoi bambini; mentre, con i suoi ritratti femminili, cattura un po’ meno il mio interesse e mi è capitato solo parzialmente di prenderle come riferimento per la realizzazione di costumi teatrali...
Bibliografia
Studio e Ricerca | Il “Ritratto del cavaliere Pietro Secco Suardo”
In occasione dei festeggiamenti per il 500° anniversario della nascita di Giovan Battista Moroni, la Fondazione Arte della Seta Lisio celebra sia la nascita del grande pittore bergamasco, sia la recente convenzione con l’Associazione Giovanni Secco Suardo con uno studio afferente agli aspetti vestimentari e tessili nel Ritratto del cavaliere Pietro Secco Suardo del Moroni (Gallerie degli Uffizi, Firenze).
Sartoria Storica e per la Scena (corso biennale)
Il Corso biennale in "Sartoria Storica e per la Scena" offre una formazione completa, strutturata in trimestri, indirizzata ad una professionalità sartoriale capace di confrontarsi e dialogare con le diverse figure professionali della scena e dello spettacolo dal vivo.