Chair: Alessio Francesco Palmieri Marinoni.

L’Antico Egitto, sin dalle origini, ha sempre affascinato e incantato il mondo occidentale. Se formalmente il termine “Egittomania” nasce con le grandi campagne napoleoniche in Egitto (1798-1802), è opportuno rilevare come l’interesse verso l’arte e la cultura egizia abbia origini antiche che si possono far risalire sin dall’epoca romana.

Tuttavia, sarà col Cinquecento che il “mito” dell’Antico Egitto comincerà a imperversare sempre di più nella cultura occidentale sino ad arrivare agli Anni Venti del secolo scorso, con la scoperta della tomba di Tutankhamon, quando il gusto estetico del regno dei faraoni influenzerà tutti gli ambiti della  Moda stessa. Ma sarà il teatro musicale a cristallizzare sulle scene questo ampio periodo storico, contribuendo a creare nell’immaginario collettivo quello che è comunemente percepito come l’estetica egizia.

Il seminario ripercorre quelle che sono state le tappe fondamentali dell’Egittomania nel teatro musicale: dall’opera barocca a quella romantica, sino a giungere alle più recenti espressioni operistiche.

STRUTTURA DEL SEMINARIO:

• L’immagine dell’Egitto nel teatro: le origini
• La riscoperta neoclassica: die Zauberflöte di W. A. Mozart
• Tra moda e storicismo: Aida di G. Verdi
• Una riscoperta: die Perlen der Cleopatra di O. Straus
• Il contemporaneo: Akhnaten di P. Glass

LETTURE CONSIGLIATE:

Ruo Redda, C. (2006) Egittomania. L’immaginario dell’Antico Egitto e l’Occidente, Ananke

MacDonald, S. (2003) Consuming Ancient Egypt, Routledge